RICEVIMENTO
I semestre: giovedì 13.30-14.30. Sede Palazzo Tartara, I piano, studio 9. Saranno inoltre possibili colloqui online in giorni e orari da concordare.
II semestre: Prima dell'inizio delle lezioni ricevo su appuntamento. Sede Palazzo Tartara, I piano, studio 9. Saranno inoltre possibili colloqui online in giorni e orari da concordare.
CORSI A.A. 2024/25
Il Laboratorio di scrittura critica e accademica si svolgerà nel I semestre a partire da giovedì 3 ottobre con un incontro settimanale di 4 ore a settimane alterne (a parte il mese di novembre a causa della sospensione dell'attività didattica per gli esami).
Giorno, orario e aula: Giovedì, 14.30-18.30, aula B2 Ospedaletto
Calendario degli incontri: 1. giovedì 3 ottobre; 2. giovedì 17 ottobre; 3. giovedì 31 ottobre; 4. giovedì 7 novembre; 5. giovedì 21 novembre; 6. giovedì 12 dicembre; 7. giovedì 9 gennaio; 8. giovedì 23 gennaio.
Si invitano le Studentesse e gli Studenti intenzionati a seguire il Laboratorio a scrivermi.
Il corso di Letterature comparate A si svolgerà nel II semestre a partire da Lunedì 3 marzo
Giorni, orari e aule: Lunedì, 14.30-16.30, aula 4 zona nuova San Giuseppe; Giovedì, 16.30-18.30, aula 5 zona nuova San Giuseppe
Calendario delle lezioni:
1. lunedì 3 marzo; 2. giovedì 6 marzo; 3. lunedì 10
marzo; 4. giovedì 13 marzo; 5. lunedì 17 marzo; 6. giovedì 20 marzo; 7. lunedì 24 marzo; 8. giovedì 27 marzo; 9. lunedì 31 marzo; 10. giovedì 3 aprile; 11. lunedì 7 aprile; 12. giovedì 10 aprile; 13. lunedì
14 aprile; 14. lunedì 5 maggio; 15. giovedì 8 maggio..
Il corso di Letterature comparate magistrale si svolgerà nel II semestre a partire da Lunedì 3 marzo
Giorni, orari e aule: Lunedì, 16.30-18.30, aula 9B (San Giuseppe); Martedì,
16.30-18.30, aula 4B (San Giuseppe)
Calendario delle lezioni:
1. lunedì 3 marzo; 2. martedì 4 marzo; 3. lunedì 10 marzo;
4. martedì 11 marzo; 5. lunedì 17 marzo; 6. martedì 18 marzo; 7. lunedì 24
marzo; 8. martedì 25 marzo; 9. lunedì 31 marzo; 10. martedì 1 aprile; 11.lunedì 7 aprile; 12. martedì 8 aprile; 13. lunedì 14 aprile; 14. martedì 15 aprile;
15. lunedì 5 maggio.
Il corso di Metodologie didattiche per la letteratura si svolgerà nel II semestre a partire da Martedì 4 marzo
Giorni, orari e aula:
Martedì, 12.30-14.30, aula B6 (ex Ospedaletto); Giovedì, 12.30-14.30, aula B6
(ex Ospedaletto)
Calendario delle lezioni:
1. martedì 4 marzo; 2. giovedì 6 marzo; 3. martedì 11 marzo;
4. giovedì 13 marzo; 5. martedì 18 marzo; 6. giovedì 20 marzo; 7. martedì 25
marzo; 8. giovedì 27 marzo; 9. martedì 1 aprile; 10. giovedì 3 aprile; 11. martedì
8 aprile; 12. giovedì 10 aprile; 13. martedì 15 aprile; 14. Martedì 6 maggio;
15. giovedì 8 maggio.
ISCRIZIONE AGLI ESAMI Si invitano le Studentesse e gli Studenti a iscriversi soltanto a una lista: o dell'esame orale o dell'esame scritto e di ricordarsi quanto indicato sotto a proposito degli esami integrati.
I programmi di corsi più vecchi di 2 anni accademici a partire dal presente si possono portare soltanto in forma orale
ISCRIZIONE A ESAMI 'INTEGRATI'
Per gli Studenti di Lingue straniere moderne I anno: il Corso di Letterature comparate A (6 cfu) costituisce una parte del Corso di Letteratura italiana per Lingue e comparatistica (12 cfu) di cui fa parte altresì Letteratura italiana per Lingue (6 cfu) svolto dalla Prof.ssa Cecilia Gibellini. Si possono sostenere queste due parti nell'ordine che si vuole, ma si ricorda agli Studenti che si iscrivono all'ultima delle due parti di iscriversi anche all'esame integrato complessivo affinché si possa verbalizzare il voto. E' comunque sempre necessario iscriversi all'appello 'parziale'.
N.B. NON SI ACCETTERANNO ALL'ESAME STUDENTI CHE NON SIANO ISCRITTI ALLA LISTA DELL'APPELLO PARZIALE E CHE NON SIANO STATI PRECEDENTEMENTE DA ME CONVOCATI. LA LISTA DELL'APPELLO INTEGRATO INFATTI NON VERRA' CONSIDERATA PRIMA DELLA VERBALIZZAZIONE FINALE
Temi correnti di ricerca
1 La forma letteraria nel
Novecento
Forma,
struttura, dispositivo: la fisionomia dell’opera letteraria in un secolo che
riflette instancabilmente sui fondamenti dell’arte e sulle morfologie della
cultura. Quali le radici della concezione di forma presso i formalisti russi,
quali le sue principali declinazioni, meccanicistiche, organicistiche e
sistemiche, come suggerito già da Peter Steiner. Sulla poligenesi dell’idea di
struttura, dalla riflessione fenomenologica agli apporti della linguistica e dell’antropologia.
Come le pratiche letterarie traducano simili concettualizzazioni. Sulla fine
dell’egemonia strutturalistica e l’avvicendamento di nuovi paradigmi da cui emergono
tra secondo Novecento e i decenni più recenti le nuove costellazioni
concettuali del dispositivo e del folding.
2 I formalisti russi e la fondazione della teoria della
letteratura
Si ripercorre la vicenda del movimento formale attraverso l’analisi di documenti e testi in lingua russa inediti in Italia cercando di riavviare una riflessione sul significato storico e sui contributi teorici e metodologici della scuola formalista e dando conto delle divaricazioni tra le aree di Pietrogrado-Leningrado (Opojaz) e di Mosca (Mlk). Si esaminano, traducono in italiano e presentano testi finora inediti, in particolare di Boris Èjchenbaum, Jurij Tynjanov, Boris Kazanskij e Grigorij Vinokur
3 La
filosofia della letteratura di Michail Bachtin
Una lettura filologica degli scritti di Michail Bachtin per valutarne la tenuta teorica e le genealogie culturali. La collocazione del pensiero bachtiniano fra etica e estetica, linguistica e critica letteraria, filosofia e letteratura: «ai confini», in una costante attenzione al dialogo transdisciplinare.
4 Giambattista Vico scrittore
Sulla collocazione del pensiero e dell’opera di Vico rispetto al formarsi del moderno sistema della «letteratura». Su quale concezione di letteratura gli sia propria, dove si collochi la sua esperienza di lettore e autore – anche di componimenti poetici e scritti ‘ameni’ –, come intenda l’istituzione letteraria e come la inscriva nella propria attività intellettuale. L’attività creativa minore, l’uso dei termini «letterato» e «letteratura»; l’immagine del pubblico e i contorni dell’orizzonte di attesa; la valutazione della produzione letteraria contemporanea.
5 .La retorica come forma di
conoscenza e le soglie dell’espressività persuasiva
Proclamate da
un paio di decenni modalità pervasive e ineludibili della nostra esistenza, storytelling e metafora allestiscono
oggi l’armamentario teorico idoneo a smantellare una volta per tutte i confini
tra letterario ed extra-letterario. Il discorso cognitivista conferma dunque le
intuizioni di chi, già negli anni settanta e controcorrente, aveva insistito
sulla continuità tra generi del discorso quotidiano e generi letterari, sulla
mancanza di tratti intrinseci necessari e sufficienti a distinguere un testo
letterario da un testo non letterario, e sulla conseguente necessità, per
poterlo fare, di ricorrere a fattori storici, sociali, contestuali, a ragioni
pragmatiche e costruttiviste.
Afferma nel
1996 Mark Turner che la «mente letteraria», ben prima di tradursi nella
capacità di scrivere sonetti o romanzi, costituisce la condizione di
conoscibilità del reale. Attraverso la «proiezione di storie» diamo infatti
forma e senso all’esistenza: dal vissuto più semplice al costrutto culturale
più complesso, il mondo è il prodotto di una grande catena di «parabole», dove
la proiezione da una source story a
una target story non è altro che il
meccanismo all’opera nel procedimento metaforico. Come chiariranno Lakoff e
Johnson, e come già scriveva Giambattista Vico tre secoli prima, la retorica è
dunque una forma di conoscenza.
E purtuttavia
emerge con forza la volontà di un oltrepassamento della svolta suddetta. Dati
per acquisiti i risultati offerti dagli studi cognitivisti supportati dalle
ricerche neuroscientifiche, fondate ragioni di perplessità vengono alla luce
nel momento in cui tale impostazione deve rendere conto delle opere letterarie
nella loro irriducibile singolarità. L’individuazione e il regesto di metafore
concettuali all’interno di un testo narrativo o poetico o drammatico riveste infatti
per l’analisi letteraria un valore euristico oltremodo scarso. Laddove lo storytelling investe pervasivamente
tutti gli strati dell’esistenza, è necessario comprendere il potenziale
esistenziale estetico e certamente cognitivo di certe narrazioni rispetto ad
altre.
Come mantenere
saldo il riferimento alla embodied mind
evitando che il testo letterario si dissolva in una amorfa
pan-narratività/metaforicità diffusa?
Le cinque pubblicazioni più significative della
carriera
- Figure vichiane. Retorica e topica della “Scienza
nuova”, Milano, Il Filarete, 2005.
- L’intero irrequieto. Sulla poligenesi dell’idea strutturale nel
pensiero russo del primo Novecento, «Enthymema. Rivista internazionale di teoria,
critica e filosofia della letteratura» I, 2010, pp. 190-228.
- Michail Bachtin. Una critica del pensiero dialogico, Roma, Carocci, 2011.
- Contrasti di forme. Boris Èjchenbaum teorico della letteratura, Milano, Ledizioni, 2018.
- Percorsi di teoria e comparatistica letteraria, a cura di Stefania Sini e Franca Sinopoli, Milano-Torino, Pearson 2021.
Current issues of research
1. The literary form in the 20th Century
Form, structure, dispositif – descriptions of literary works in a century where the foundations of art and morphologies of culture have been one of the primary objects of intellectual pursuit. The origin of the idea of form among Russian formalists, its main diversifications – mechanism, organism, and system, as suggested by Peter Steiner. On the plural genesis of the idea of structure, coming from phenomenology, linguistics, anthropology. How these concepts have been translated into literary practice. On the end of the primacy of structuralism and the rise of new paradigms developed since the second half of the 20th century, the new theoretical frameworks based on the notions of dispositif and folding.
2. Russian Formalism and the construction of Literary Theory
A new look at Russian Formalism through the analysis of documents and works written in Russian that have never been translated into Italian and other major Western languages. The main aim is to kickstart a new reflection on the historical significance and on the theoretical and methodological contribution by Formalism and make sense of the division between the circles of Moskow (Mik) and Petrograd/Leningrad (Opojaz). Translation of works by Boris Eichenbaum and Grigorij Vinokur into Italian is also part of the project.
3. Michail Bachtin’s Philosophy of Literature
A philological reading of writings by Michail Bakhtin in pursuit of a global theoretical framework and cultural genealogies. The positioning of Bakhtin's thought at the crossroads between ethics and aesthetics, linguistics, and literary criticism, philosophy and literature: with a focus on transdisciplinary approaches.
4. Giambattista Vico as writer
A project on the relationship between the thought and works by Vico and the development of modern literature. An investigation aimed at outlining Vico’s idea of literature, analyze his role as a reader and writer – with particular attention to poems and “minor” works – his understanding of the literary institution and how it relates to his intellectual activity. Minor works, the meaning of terms such as “letterato” and “letteratura”, the perception of an audience and the “horizon of expectation”, thoughts on contemporary literature are addressed in particular.
5. Rhetorics
as form of knowledge and the limits of persuasive expressivity
Recognized as foundations of everyday human
interactions, storytelling and metaphor provide today the theoretical framework
for deconstructing the differentiation between literary and extra-literary facts.
Cognitivist thought validates hints from non-conformist theorists from the
1970s who insisted on the continuity between types of everyday speech and
literary genres, on the absence of specific traits that make the distinction
between non-literary and literary texts possible, and on the foundation of such
distinctions on historical, social, contextual, pragmatic, and constructivist
factors.
In 1996, Mark Turner claimed that “the literary mind”,
well before translating into the ability to write poems or novels, provides
the conditions for knowing the outside world. By “projecting stories” we can,
in fact, give shape and meaning to our existence: from the simplest experience
to complex cultural constructions, the world can be seen as a big chain of
“parables”, where the connection from a source story to a target story is no
different from the way metaphor works. As shown by Lakoff and Johnson, as well
as by Giambattista Vico three hundred years earlier, rhetoric is a form of
knowledge.
However, the need is felt to overcome this approach. Analyses from cognitivist scholars, supported by neuroscience, highlight some of the problems that similar perspectives encounter while making sense of the peculiar traits of literary works. The identification of metaphors in a literary text has, in fact, little value for literary analysis. Even if storytelling permeates all layers of our everyday existence, we need to understand how the aesthetic and cognitive potential is inscribed in some works and not in others. How can we keep the connection with “the embodied mind “ and avoid diluting the literary text into amorphous and widespread narrativity/metaphor?
Top Five Papers
- Figure vichiane. Retorica e topica della “Scienza nuova” [ Vico’s
Figures. Rhetorics and Topics in “The
New Science”], Milano, Il Filarete,
2005.
- L’intero irrequieto. Sulla poligenesi dell’idea
strutturale nel pensiero russo del primo Novecento [The Unsettled Whole. On the Multiple Origin of the Idea of Structure
in Early 20th - Century Russia],
«Enthymema. Rivista
internazionale di teoria, critica e filosofia della letteratura» I, 2010,
pp. 190-228.
- Michail Bachtin. Una critica del pensiero
dialogico [Michail
Bachtin. A Critique of Dialogism], Roma, Carocci, 2011.
- Contrasti di forme. Boris Èjchenbaum teorico della letteratura, Milano, Ledizioni, 2018. .
- Percorsi di teoria e comparatistica letteraria, a cura di Stefania Sini e Franca Sinopoli, Milano-Torino, Pearson 2021.
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