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Ricevimento e Altre Informazioni
Il ricevimento studenti riprenderà con l'inizio delle lezioni del II semestre.
I tesisti possono concordare via mail con la docente ricevimenti dedicati.
Gli studenti Erasmus in partenza o in ingresso possono contattare la docente via mail o l'ufficio Erasmus di Dipartimento (laura.bodrati@uniupo.it)
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Le rappresentanze sindacali unitarie. In forza della sua recuperata
attualità, a seguito delle vicende che hanno interessato il settore metalmeccanico
e la Fiat, il modello della rsa sembra ora acquisire un’inedita valenza
antagonistica rispetto al modello delle rsu, storicamente subentratogli per
consentire ai sindacati il recupero di rappresentatività. Che si tratti
tuttavia solo di un’impressione risulta dalla puntuale analisi svolta nel
presente volume, dalla quale emerge che il modello delle rsa non è mai stato
veramente superato ed è anzi sopravvissuto in stato più o meno latente
all’interno dello schema, in apparenza unitario, delle rsu. Il risultato è
un’indagine a tutto campo delle soluzioni, giurisprudenziali e contrattuali
(tra cui quella contenuta nell’Accordo Interconfederale del 28 giugno 2011)
offerte dai protagonisti del sistema nel tentativo di ricomporre le tensioni,
dentro e fuori la rsu, tra dimensione elettiva e matrice associativa;
rappresentanza generale e rappresentatività specifica; criterio di pariteticità
e regola di maggioranza; autonomia contrattuale e controllo sindacale, sullo
sfondo di uno scenario reso sempre più instabile dalla crisi economica globale
e dal conflitto tra i grandi sindacati tradizionali.
Indisponibilità del tipo. L’evoluzione dell’elaborazione dottrinale
del principio dell’indisponibilità del tipo, in alcuni casi qualificato come
mera “opinione dominante”, a fronte dei vistosi interventi già effettuati, è
giunta a concludere nel senso che può dirsi superata la centralità del
dibattito che la riguarda. A fronte della pluralità di dimensioni della
“disponibilità” del tipo lavoro subordinato, è ormai dubbio se ed in quali
limiti l’autonomia individuale/collettiva, il giudice, ma soprattutto il
legislatore, possono stabilire che un certo rapporto, o una certa classe di
rapporti, rientri o meno nella fattispecie di subordinazione.