Afferenza
Didattica
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Ricerca
Dal 1998 al 2007 si occupa di drogaggio molecolare di nanostrutture in silicio scoprendo e dimostrando il chemisorbimento del Diossido di Azoto (NO2) su nanostrutture di silicio altamente drogate ottenute per attacco elettrochimico. Oltre a chiarire gli effetti di interazione tra NO2 e NH3 e silicio poroso, e la riattivazione delle impurezze droganti in presenza di tali gas, contribuisce allo sviluppo di un sensore di diossido d’azoto compatibile con tecnologia C-MOS operante a temperatura ambiente e sensibile a concentrazioni di tale gas di decine di ppb (parti per miliardo) ben al di sotto della soglia di attenzione e allarme della legislazione europea e nazionale.
Dal 2009 al 2016 allestisce il Laboratorio “Nanofacility Piemonte INRiM”, che sotto la sua responsabilità si occupa di nanofabbricazione, nanomanipolazione e preparativa TEM. Le attività del laboratorio producono oltre 60 pubblicazioni internazionali in 5 anni e alcuni milioni di Euro in termini di partecipazioni a progetti Europei e nazionali.
Dal 2007 al 2016 si occupa di nanofabbricazione per self-assembly, sia mediante singoli nano-oggetti quali nanosfere di polistirene, che mediante copolimeri a blocchi. Tra le applicazioni di tale attività è possibile citare un nuovo standard di lunghezze laterali alla nanoscala, substrati SERS per la spettroscopia Raman, anodi nanostrutturati per batterie a stato solido e nanomembrane per la filtrazione.