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Il prof. Malandrino riceve gli studenti nell'ora precedente il corso: mercoledi' e giovedi' dalle ore 13 alle ore 14.
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Centralizzazione, decentramento e federalismo tra guerra civile europea, resistenza e ricostruzione democratica (1939-1948). Dibattiti e realizzazioni in Italia, Francia e Germania. Il progetto, incardinato nell’attività del LASPI, si propone di studiare il complesso decennio compreso fra il 1939 e il 1948, scandito dal susseguirsi di guerra, resistenza e ricostruzione democratica nazionale ed europea, durante il quale viene avvertita in modo acuto e diffuso la questione dell’organizzazione dei poteri e dei loro rapporti. Alcune forze politiche e alcuni paesi in Europa elaborano e implementano modelli istituzionali di tipo decentralizzato o federale, funzionali altresì a un assetto unitario e federalizzante europeo. In altri contesti statali, viceversa, la preoccupazione di mantenere intatto il legame nazionale induce a propendere per soluzioni più centraliste. Alla base delle nuove sensibilità federative sta la coscienza di quanto ha pesato il centralismo statale sovrano esclusivo ed estremo tra le cause che hanno portato, nel primo dopoguerra, alla nascita dei totalitarismi. Da qui deriva la consapevolezza che, per evitare la ricaduta in una nuova guerra civile europea, sia necessario intraprendere strade decentralizzanti all’interno degli Stati e di creare una nuova forma di centralità politica unitaria europea. Il progetto intende analizzare storicamente le forme assunte da questo ampio e variegato dibattito, con un approccio di tipo comparativo che prenda in considerazione i casi di Italia, Francia e Germania.
Centralisation,
decentralisation and federalism during European civil war, Resistance and
democratic reconstruction (1939-1948). Projects, debates and fulfilments in
Italy, France and Germany
The project focuses on the period 1939-1948,
when the organisation and the balance of powers were widely discussed by
European parties and political thinkers. The hegemony of centralism within the
national States was criticized as long as it had contributed to the rise of
totalitarianism and had provoked the II World War. As a consequence, the idea
of reducing the national sovereignty was conveyed by a series of political
subjects and intellectuals supporting federalism and decentralisation. They
claimed an institutional model recognising the political, economic and social
autonomy of the local and regional actors, together with the perspective of a
federative union at the European level. In the light of a comparative approach,
the project aims at studying the different forms this debate assumed, with
particular reference to the cases of Italy, France and Germany and the
contributions by some relevant philosophers and economists, such as Alexandre
Kojève, Wilhelm Röpke and Silvio Trentin.Their writings will be connected to
the evolution of the coeval European institutions and examined by resorting to
the peculiar method of the history of political thought.